Quarta
Edizione -Anno 2005
con
il patrocinio:
Comune
di
COSSANO
CANAVESE
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Si
ringrazia per la collaborazione
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PREMIATI
S.E. Mons. Luigi Bettazzi, Vescovo
Emerito di Ivrea (Segnalato
da Gabriella Mocafico) S. E. Mons. Luigi Bettazzi, Vescovo
emerito di Ivrea, laureato in S. Teologia e filosofia, presidente
nazionale ed internazionale della Pax Christi, si è
distinto nel suo operato per una profonda sensibilità
ed apertura al sociale, in particolare verso le problematiche
del mondo del lavoro.
Mosso dalla consapevolezza dell'importanza del dialogo e della
riflessione come strumenti di crescita, ha percorso il suo
cammino a fianco dei giovani verso la pace. Il suo operato
ha fatto crescere una apertura al dialogo ecumenico interreligioso
valorizzando anche in questo ambito i contributi al femminile.
Le sue numerose pubblicazioni testimoniano la stima verso
la donna, in particolare si può citare il testo "Farsi
donna, farsi giovane per la pace" (1995)
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Giuliana Bertola Maero (Segnalata da Graziella
Bronzini e Armando Michelizza, presidente della Consulta Comunale
per i problemi dell’immigrazione della Città
di Ivrea). Assistente Sociale con una vita segnata da esperienze
lavorative (varie e strane, perché la vita l’ha
spesso costretta a cambiare) e di volontariato: dalla “campagna-monda”,
assistenza alle mondine nelle cascine del Vercellese al volontariato
presso il consultorio familiare UCIPEM; assistente sociale
presso i Servizi Psichiatrici di Zona di Ivrea (il cosiddetto
CIM) e impegno come volontaria nell’ULCESS (Unione per
la Lotta Contro l’Emarginazione Sociale); nel frattempo
ha, con la sua famiglia, (sposata con quattro figli) alcune
esperienze di ospitalità a giovani con problemi.Numerose
altre sono le sue esperienze nel sociale. Dal 1988 è
assistente volontaria nel carcere di Ivrea.
È autrice del libro “Echi di voci murate”,
testimonianze di detenuti e sue riflessioni sull’istituzione
carceraria. |
Associazione
Volontari Assistenza e Soccorso Caravino (V.A.S.C.)
(segnalata da Liliana Vogliano) - per il prezioso servizio
che svolge sul nostro territorio. É un gruppo di volontari,
nato pochi anni fa, che ha iniziato con un servizio di trasporto
delle persone sole e anziane ai presidi sanitari, per visite
o analisi mediche. Pian piano il gruppo è cresciuto,
grazie all'aiuto dei comuni e della gente, si è dotato
di ambulanze medicalizzate. I volontari hanno seguito i corsi
necessari e oggi sono abilitati a rispondere alle chiamate
di soccorso del 118 ed a istruire nuovi volontari. Da sottolineare
che tutti i componenti del gruppo (circa 70) sono volontari
che dedicano il loro tempo libero all'associazione. |
Associazione
Anziani di Albiano d’Ivrea. (segnalata da Gildo
Marcelli ex sindaco di Albiano)
Tale gruppo nato nel lontano 1988 con 32 aderenti, attualmente
è composto da oltre 300 iscritti. Ha una propria sede
in via XX settembre, messa a disposizione dalla parrocchia.
Una sede che permette al Gruppo di fare molteplici attività,
dove è possibile ritrovarsi tutti i giorni e, nel periodo
invernale anche la sera.
Il Gruppo, grazie alla dinamicità dei direttivi che
si sono succeduti negli anni, ha raggiunto livelli alti nel
campo della solidarietà e degli aiuti verso gli anziani
meno autosufficienti o soli. Da alcuni anni porta a domicilio
tutti i giorni un pasto caldo a chi ha difficoltà nel
prepararselo, fornisce in uso gratuito stampelle, carrozzelle,
letti per lunghe degenze a chi ne ha bisogno (non solo ad
anziani). Dette attrezzature sono state acquistate con fondi
propri e così pure un’automobile che viene utilizzata
per accompagnare gli anziani che ne fanno richiesta a visite
mediche, controlli o altre necessità. L’Associazione
Anziani collabora attivamente con l’Amministrazione
Comunale, con le altre associazioni locali e con il VASC di
Caravino. |
Commendator
Ugo Torretta e Commendator Piero Giustina (segnalati
da Franco Pinna). Entrambi, durante la Seconda Guerra Mondiale,
si prodigarono per salvare dalla deportazione 24 ebrei chivassesi.
Classe 1918, Ugo Torretta può essere considerato un
chivassese d'adozione, mentre la famiglia Giustina era originaria
di Borgomanero: a Chivasso, nel capannone dell'ex Acciaieria
Anselmino diventata sede dell'azienda Giustina quando questa
vi si trasferì da Torino, furono nascoste le 24 persone.
Piero Giustina era il titolare, Ugo Torretta un dipendente,
che ebbe in consegna e protesse gli ebrei dai soldati tedeschi
(che avevano il comando nello stesso stabilimento), fino a
quando non furono messi in salvo su un camion della ditta.
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